mercoledì, marzo 05, 2014

Recensione: La grande bellezza






Allora, c'è di bello che improvvisamente appare una giraffa, poi serena grandi si è tirata tutta la sua paga per il film e la mattina si scopre che ha tirato anche del sugo presente in cucina; ah e c'è anche peter dinklage. Poi arriva madre teresa di calcutta ed è apoteosi:  riesce a predicare agli uccelli "de iccocc" e si fa le foto coi neri con le pagliarelle, poi non la trovano. Poi madre teresa cita pegasus alla dodicesima casa, e se finiva così era fantastico. Ma no, purtroppo ci toccava la scena orribile del faro. Però le feste coi trenini sono divertenti, ci manca tommasino a fare da locomotiva.

Paolo Sorrentino dunque è una persona estremamente confusa e presuntuosa, uno che è stato assorbito dal nulla ed è arrivato nel mondo degli uomini sotto forma di menzogna. Non ha la più pallida idea di dove vuole arrivare, vuole solo vendere. Vendere una fiat 500 blu con gli specchietti cromati, vendere il comune di Roma agli Americani presentando una miriade di sfondi del desktop animati. E per pochi spiccioli vendere anche una Peroni e un poco di Martini.

Se a sto film togli le 8000 scopiazzature, per favore non chiamiamole citazioni, ai vari Fellini, Kubrik e Linch, se togli gli sfondi del desktop e le cose "di arte concettuale" rimane un'onesta puntata della sarcastica Daria lunga più o meno 60 minuti.  Servillo interpreta un generico disilluso napoletano, non recita tutto sommato, poteva farlo chiunque. Sabrina invece vende indirettamente dei divani.

Il resto è presunzione, confusione, una fiat 500 blu con gli specchietti cromati, un baretto dove vendono molta peroni (product placement molesto...), la costa concordia, un poco di satira, 2 etti di critica sociale. Molti sfondi, molta simmetria, molta lentezza, sprazzi di ridicolo.

Io penso che la causa di tutto questo, oltre agli americani scemi che gli devi vendere italianità (o almeno un'utilitaria stilosa), sia da attribuire solo ed esclusivamente alla gente che si compra una macchina reflex per quattro soldi da expert e cerca di farsi passare per sensibile fotografo. Sì, penso che la colpa di tutta questa decadenza sia loro.

Che poi bastano veramente ste 4 papocchie sconnesse per farvi sentire sensibili, intelligenti e "io la tv non la guardo al massimo guardo i documentari, che schifo uomini e donne"?. Tutto sommato anche risolvere il quesito con la susy può far sentire intelligenti, e bastano 5 minuti.

Dunque vi lascio con un attore, un lupo animatronics fatto un pò male ma migliore di tanta roba in cg, evidentemente in stato di grazia, che vi spiega, in 4 minuti e 03, perchè le cose non vanno bene. Meglio di tutti i monologhi di Tony Servillo messi insieme.

Nel frattempo siate pacati, strafottenti, calmi, siate come la giraffa. stay giraffa: https://www.youtube.com/watch?v=8fld1E-b4Go

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