martedì, aprile 30, 2013

Giri d'Italia di un certo livello

http://www.gazzetta.it/static_images/ciclismo/giroditalia/2013/tappa_dettagli_tecnici_planimetria_01.jpg?v=20130418124948

Dunque, nonostante il mio odio atroce verso i ciclisti, e la lucida constatazione che è tipo lo sport meno telegenico di questo mondo, se si escludono le epiche scalate alpine, devo dire che l'idea di far partire il Giro d'Italia dal Palazzo Reale di Napoli è una cosa fantastica. Circuito cittadino, scalata a Posillipo. Bellissimo, una cosa che uno dice "ma davvero una cosa del genere non può essere una classica?" e, soprattutto, ti fa desiderare tanto tanto un GP di Napoli, di qualsiasi categoria... f1, gt, gara di fiat panda 30.

Ma il momento commozione è, soprattutto, la seconda tappa: la cronometro a Ischia:

http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2013/it/tappa.shtml?t=02&lang=it

Per il semplice motivo che anni addietro, in alcuni rigurgiti di salutismo estremo, io questa "tappa cronometro" la facevo veramente.
Sì, era vacanza e mi svegliavo alle 8.30 di mattina, ché il giro mattutino da Casamicciola (passando po Prron e il lungomare) ai giardini Poseidon, tappa intermedia Forio, con la Mountain Bike di mio Zio, era ormai una classica. Poche macchine in giro e ciclisti cicciabomba che ti surclassavano, non per forma fisica (col cazzo) ma OVVIAMENTE a causa delle loro ben più performanti bici da corsa. Il tè freddo a un bar scrauso di Forio aveva, durante il viaggio di ritonro, il sapore dell'agonismo, del gran premio "degli infami tornanti".

In effetti dopo Citara la strada non è che diventa bastarda, diventa verticale: guarda caso anche i nostri dopatissimi atleti ben si guarderanno dal raggiungere Serrara Fontana... e un giro vero dell'isola rimane utopia.

In ogni caso, sì, sarò davanti alla tv a seguire il ciclismo (vedi un poco! io a seguire il ciclismo)