martedì, marzo 11, 2008

Tricarico fa schifo al cesso

La sua canzone è una schifezza immonda
Il testo è composto da 4 frasi messe insieme durante una sbronza
Il concetto non è semplice, è banale e basta
La critica di sanremo sta malissimo anche solo a tenerlo in considerazione
Lui fa la parte dello strafatto... e non ci rompere il cazzo, lascia cantare le persone dotate di talento
La musica fa schifo, qualche accordo, i violini sanremesi e una chitarra con lo slide
Un pezzo di canzone è un rifacimento (voluto) di vasco
L'avrebbe tranquillamente potuta scrivere mia madre (anzi il suo concetto di quiete è di gran lunga più complesso)

A tutti quelli che anche minimamente apprezzano uno zozzone del genere e osano anche definirlo un genio:

siete delle pecore senza idee proprie nelle mani di sapienti laureati in scienze delle comunicazioni (al servizio di chi sulla musica ci mangia) che la sanno lunga su cosa farvi pensare, siete delle marionette , non avete capacità critica.
Ascoltate cose sensate: non state a sentire al primo finto pazzo che vi presenta 2 frasi in croce; leggete, ascoltate musica, ascoltate la grande tradizione musicale italiana, per favore vi supplico, anche i finley (e la loro canzone mi sono rifiutata di ascoltarla) probabilmente hanno scritto una cosa più decente di questa noncanzone.

AH... e se fate le menate sulla "profonda sensibilità" del tizio in questione e sulle "canzoni nate dalle sofferenze di infanzia"... ascoltate cosa hanno avuto da dire in tanti anni Robert Smith e Ian Curtis... e anche Kurt (tre tra i primi nomi che mi sono venuti in mente)