martedì, ottobre 06, 2009

Lode e gloria a sua maestà Quentin





Sono personalmente senza parole dopo aver visto "Bastardi senza gloria", ultima fatica del mio amato Tarantino. Poche volte sono uscito da un cinema con un'aria cosi soddisfatta (Gomorra, altro film che giudico capolavoro assoluto, l'ho visto solo in divx)

Spoilerate a palate...fatevi il favore di andare prima a vedere il film prima di leggere!

Perdonatemi eventuali errori e la grammatica come al solito "a puttane", lo rileggerò per bene!

Iniziamo prima dagli gli aspetti immediati: questo film è appassionante e divertente.
Ci si fa prendere dalla sceneggiatura semplice e si ride, e molto, per l'improbabilità della trama, per le situazioni che si vengano a creare e per il "guizzo di genio a sopresa". Si ride molto di più che in tutti i film comici usciti negli ultimi 10 anni.
Questo film è "pop": anche il mio fruttivendolo lo capirà (mmm...forse sto esagerando), riderà di gusto e magari con un pò di spocchia andrà camminando per le vie autoproclamandosi intenditore di vero cinema e cultore di zio Quentin (come tentano di fare molti). (inutile dire che, come in molti suoi film, ci sono appositi filtri, indicatori, che permettono di distinguere il cultore improvvisato da chi queste cose le ha adorate, viste e riviste, studiate su internet spulciando siti su siti)

Senza citare i numerosi "tarantinismi" tutti rigorosamente presenti nella pellicola ho notato come alla fin fine il tema portante del film sia "il cinema in quanto tale" (metacinema direbbero alcuni, il cinema che parla del cinema) con incluso una nemmeno troppo velata satira alla scena hollywoodiana (non si fa che parlare di serata di gala, di "forma fisica per il tappeto rosso", ma anche di "genti importanti" che osservano compiaciute l'improbabilissima pellicola proiettata). Molto più che in kill bill il cinema parla di se stesso: molti dei dialoghi riguardano il cinema (tedesco... ebreo), il film stesso parla di una proiezione come tema portante e la scena finale in cui "il nazismo" visto anche come negazione della libertà artistica viene letteralmente bruciato con delle pellicole sa molto di vendetta in salsa volutamente superficiale (hitler aveva fatto bruciare i libri).

La cosa che ho molto gradito è che mai come questa volta tarantino non si prende sul serio: emerge il suo lato caciarone e certamente non si cura di creare un capolavoro, non era assolutamente nelle sue intenzioni.
Il suo secondo me è un ritorno al "facciamo cinema anche per divertirci" che era un pò tipico dei primi Lucas e Spielberg (i due maledetti rovinatori di pellicole!!!) senza pretendere di creare una sorta di pathos e di epicità che francamente ci aveva rotto i coglioni (tranne in alcuni, credo voluti, casi in cui veniamo presentate delle scenette che sono "quadretti anni 30" o quando, per brevi momenti, lo schermo si tinge di una epicità che scimmiotta si sergio leone ma che vuole anche dire "guardate, avrei potuto fare anche questo").
E visto che ci siamo parliamo anche dei riferimenti alla "spettacolarizzante" cultura popolare: da alcuni personaggi introdotti con jingle a mò di star, fino ai "personaggi storici" indicati con la scritturina a matita sul video.

Uno degli aspetti eccellenti rimane a mio parere la perfetta costruzione di alcune scene in cui momenti dissacratori si fondono senza una netta distinzione ad attimi di enorme tensione, resa magistralmente citando i grandi maestri . Il logorroico dialogare tarantiniano, vero marchio di fabbrica dei suoi film, in pratica scopre una nuova e incredibile dimensione, rimescolando letteralmente tutto con fine assolutamente goliardico (la scena nella taverna per quanto mi riguarda è davvero il culmine).
E per non rendere queste scene "ridicole" come si fa? Si usano un gruppo di attori letteralmente da fantascienza che, per quanto mi riguarda, fanno a pezzi il seppur bravo e fumettoso Brad Pitt in versione baffone (che per quasi un film intero cita se stesso in ocean's eleven!...se non è una mia impressione è una genialata degna di john travolta che grassoccio rievoca gli antichi fasti de "la febbre del sabato sera" in pulp fiction). Gli ufficiali nazisti, le Ss, il soldato semplice neo-padre e "l'eroe di guerra" sono chi più chi meno assolutamente incredibili.
Un inchino al "cacciatore di ebrei"... una notevole figura tanto luciferina (anche quando rovina completamente tutto il savoir fare con la strangolata isterica che regala un minimo di umanità al personaggio) che annichilisce hitler (qui ridotto a un bambino capriccioso).

Un altro aspetto che gradisco esaminare per bene è l'estremo interesse per le "nazionalità" che traspare in diversi elementi.
Piu apparenti come "il proiezionista" nero che in un certo qual modo è l'esecutore materiale della fine del terzo reich, la ragazza ebrea che trama vendetta (ah..questa sposa), brad pitt mezzo indiano (che raccoglie scalpi) e con nome italiano (e l'idea geniale "mettiamoci pure gli italiani"," si si, sembra una cazzata incredibile, ma ormai la missione deve andare avanti quindi proviamoci") ma anche più sottili come l'uso frequente di lingue straniere a volte sottotitolate a volte no (geniale, anche se è ispirato alla promessa dell'assassino di cronenberg) che permettono bene di distinguere i punti di vista dei personaggi, quello che bisogna sapere e quello che è bene che non si sappia anche dal punto di vista dello spettatore.
Come in Pulp fiction il cibo ruba spesso la scena ed è citato anche come motivo di distinzione volendo anche razziale(i tedeschi mangiano wurstell e crauti, la panna viene introdotta sullo strudel nel momento in cui vengono citati i neri, il latte nel caso di Ebrei)
E come non citare le metafore del topo e di king kong? Cosi come del modo in cui "gli inglesi fanno il 3 con la mano"

Parliamo adesso della cosa che piu mi ha divertito: la ricerca delle citazioni e degli sfottò ai film

Quentin è famoso per il suo "riflullare alla sua maniera" i vari generi in salsa delirante ma questa volta ha letteralmente esagerato (ma con garbo e amore verso le pellicole "strapazzate" e sempre con molta ironia). Sembra quasi un gioco della settimana enigmistica: avrei voluto vedere il film con alcuni miei colleghi per fare la gara a chi trovava più citazioni, in un gigantesco "aguzzate la vista".

Mi permetto di elencare quelli che credo di aver trovato:

Sfottò vari:

Il discorso iniziale di Brad Pitt ai suoi soldati parte metaforico e pomposo, quasi alla braveheart e non ci si aspetta che le sue promesse da film di guerra (gli scalpi...) alla fine vengono messe davvero in pratica con meticolosa precisione

La scena degli scalpi come anche l'incisione della svastica sono si una citazione ai vari mondo movie degli anni 70 pregni di morbosismo ma anche uno sfottò dei film modello Saw, Hostel (Di cui eli roth , l'orso ebreo è regista!!) in cui si mette molto in evidenza la truculenza e lo splatter morboso da snuff

La mitica scena della taverna, col gioco dell'indovina il personaggio (giuro che ero in lacrime dalle risate quando l'ho vista) scimmiotta sia i film (e momenti di vita reale quali la spettacolarizzazione del poker in tv anche se forse questa è molto una mia opinione) "dove gente figa gioca a carte e beve wiskey perchè fa figo" e dove il gioco stesso diventa colonna portante del film e si erge a "metafora della vita" (un poco come la partita di calcio per la libertà di fuga per la vitttoria


Gli ovvi omaggi sia al "film di guerra anni 70" che alle spy story (anche le piu improbabili di james bond: io ci vedo molto la cosa "facciamo una cosa assurda, facciamo che sono siciliani)

Citazioni:

ovviamente Sergio Leone sin dall'inizio: primi piani, campi aperti, musiche "in primo piano", dialoghi da spaghetti western e dirette citazioni dal suo immaginario

Brad Pitt che cita se stesso in Ocean's eleven

Ovviamente il padrino, visto anche nella sue forme citate a loro volta nell'immaginario collettivo e volutamente ridicolizzato

Il momento in cui la proprietaria del cinema "si trucca", identico ai momenti dei film d'azione in cui l'eroe di turno prepara "le armi" (atto d'amore alla tarantiniana figura della donna, anche in questo film vero eroe senza macchia della vicenda)

L'incredibile cenerentola accoppiato al tarantiniano feticismo (AHAHAHAHAH)

L'odissea (!!!) : al segnale fai sbarrare le porte e che sia strage di proci

salvate il soldato ryan : nel bellissimo film di propaganda, esattamente come il cecchino

l'ufficiale nella taverna ( bravissimo) mi sembra una versione remiscelata di alcuni nazisti di indiana jones

I corpi a terra della ragazza e del "protagonista del film" fanno si "scena finale di 300" (citato a sua volta con le vittime del cecchino) ma credo possano essere una citazione a qualche altra cosa che non ho colto (oddio!!!! in effetti mi è venuta in mente una scena del film "firefox volpe di fuoco con clint eastwood... due spie ebree muoiono esattamente alla stessa maniera)

Ed fenech.... e anche Enzo g. castellari, creatore di "quel maledetto treno blindato" , presente come comparsa (che ovviamente non ho notato...non lo conosco)

La "distruzione finale" del cinema mi ha ricordato a tratti la distruzione della casabianca in independence day... spero che sia cosi!!! Sarebbe geniale il parallelo

Le scenette durante il massacro che fanno sia "cinema horror d'annata" con tanto di ghigno malefico tra le fiamme (che direi fa anche horror sam raimi alla evil dead)

Il mexican standoff delle iene

Il nazista (e le sue richieste pretenziose che fanno tanto "criminale con ostaggi che avanza le richieste, ma in maniera burocratica) alla fine si consegna agli americani come sean connery in caccia a ottobre rosso

ma mi tengo adesso il vero "orgasmo di citazioni", una cosa francamente che mi ha lasciato a bocca aperta: in pochi minuti accadono queste cose

1) dei finti siciliani prendono le armi dal bagno come nel padrino
2) uno di loro uccide la prima guardia come il primo omicidio di don vito corleone (pistola nascosta nell'asciugamano)
3) l'altro corre col coltello in una scena quasi identica alla finale de "gli intoccabili"
4) hitler crivellato di colpi come tony montana (hitler= tony montana... ahhahaha)
5) uno cade , crivellato dai colpi, in una vasca ottagonale sempre come la scena finale di scarface
6) la foga con cui eli roth mitraglia la platea dal balconcino è ancora una volta tony montana
7) il rallenty durante la pioggia di fuoco col sibilo dei proiettili è nuovamente salvate il soldato ryan

i non pervenuti:

l'improvvisa immagine di lei che annuncia la sua vendetta

il residuo della sua immagine nel fumo, con lo schermo oramai bruciato

i nomi scritti sulle carte!!!

e la cosa stupenda è che ce ne saranno ancora altre...piu o meno nascoste

Concudendo voglio giusto citare quel "c'era una volta in Francia"...
La Seconda guerra mondiale diventa fantasia pura e per quanto mi riguarda fa anche un pò star wars

Seguendo il sistema del Morandini direi 3 stelle e mezzo!

UPDATE

citazioni!

a parte quella talmente banale che non l'avevo notata sul grande dittatore ho avuto una stranissima impressione quando i tedeschi parlano di "cinema tedesco"... sarà probabilmente una mia impressione ma non ho potuto fare a meno di pensare al secondo tragico fantozzi...la scena alla fin fine ha più di una similitudine...

le scene "tipiche di tarantino" sono ovviamente presenti: l'inquadratura "da fast food", la ripresa "dall'interno di un bagagliaio" anche se manca l'automobile... manca quella nella taverna con luci rossastre e primo piano di spalle ma è probabile che non l'abbia notata

Lello segnalava un vecchio film di guerra dove scoprono una spia americana dal suo modo di mangiare (in questo caso il modo in cui il finto tedesco fa il 3 con la mano)

I ricordi della tortura tipico dei film sui reduci del vietnam che incidono su contatti anche leggeri (la scena nella taverna, il massacratore di nazisti)

1 commento:

Unknown ha detto...

Christoph Waltz è l'Attore del film, alla faccia del tanto strombazzato Brad Pitt (che fa praticamente sé stesso. Anche come dici tu nei vari Ocean). La sua intepretazione è davvero una spanna sopra quella di tutti gli altri gli attori.

Visto che l'avviso sugli spoiler l'hai già fatto tu, parlerò tranquillamente.

La scena della taverna a me ha ricordato anche LE scenette de 'La Comunidàd', in quanto a tensione tra i personaggi, e sensazioni esilaranti dello spettatore.
Il gioco delle carte poi non poteva che essere fatto su personaggi del cinema, come ulteriore conferma del fatto che c'è un continuo rimescolamento (tarantiniano) di film su film, se non anche dell'arte in generale considerando anche la cura che Tarantino ripone nelle colonne sonore.

Sulle citazioni non ho molto da aggiungere: a parlare di attori e registi tedeschi il richiamo a Fantozzi e il cinema espressionista tedesco credo venga naturale, almeno per gli italiani 'acculturati'.
Il faccione sullo schermo invece è quasi sicuramente "qualcosa", tanto più che la risata continuata e ininterrotta durante l'incendio mi sa di "già vista/sentita"..lì per lì ho ipotizzato un 'Oz', ma non ne sono convintissimo.