martedì, giugno 09, 2009

Mirror's edge : le genti che corron sui tetti

Mi è capitato di giocare a Mirror's edge, globalizzatissima superproduzione videoludica odierna di cui si fa un gran parlare.

Da tempo sono piuttosto critico verso il videogioco moderno: produzioni costosissime e pacchiane adatte a una nuova generazione di presunti videogiocatori che predilige vincere facile.

Mirror's edge è un gioco davvero infame, specchio dei tempi come pochi: il capillar marketing lo ha dipinto come alternativo, "no global", alfiere di una libertà perduta dietro litri di sangue e macelli. Presunti esperti lo hanno definito "platform moderno", opera minimalista e "artistica"; "gioco antifascista" a detta di alcuni isterici

Per quanto mi riguarda è una merdata totale

La protagonista, Faith, è un'alfiere della liberta di espressione in una città linda e pulita, dove vige ordine e disciplina (e dove a quanto pare i passanti sono del tutto banditi) , che salta come un gatto (ma anche come Will E. Coyote viste le frequenti cadute) di tetto in tetto, sfidando tutte le leggi della fisioterapia.

Potrei parlare del livello di difficoltà ridicolo (un tempo le vite infinite erano considerate "un trucco") , dello stile grafico che vuole essere minimalista ma che in realtà è solo "approssimativo", di alcuni evidenti bug (si deve per forza giocare in 16/9!), dell'hdr usato impunemente che non fa altro che sovraesporre l'immagine creando un delirio di bianco, del fatto che il gameplay sia una sorta di Prince of Persia incompleto (i combattimenti sono ridicoli e approssimativi in questo caso), della mancata sensazione di vertigine, del fatto che il controllo via gamepad sia osceno ecc...

ma... voglio riflettere su una cosa...

la sensazione di libertà....

quale libertà???

l'essenza del gioco???

HAHAHHA

Faith combatte contro un sistema marcio e "fascista" ma i primi a imporre regole sono i programmatori di questo scempio: il gioco corre rigorosamente su binari preimpostati, la sensazione di libertà dura circa un minuto.

Il tempo di rendersi conto che bisogna seguire una strada, che non esistono alternative, che i programmatori hanno stabilito a priori dove poter aggrapparsi , saltare (ci sono scene ridicole dove la nostra protagonista non scala una struttura di tubi dove mia nonna sarebbe salita senza problemi) e quali (pochissime) porte aprire.

E a quel punto la storiella dei candidati a sindaco della città (ebbene si!) diventa ancora di più una presa per i fondelli nei nostri confronti.

Sono d'accordo con i governanti della città: ci vuole ordine e disciplina! Che cadano (e cadono spessissimo) questi maledetti Parkour tanto cari ai Francesi!

Nella schifezza totale si salva decisamente il sonoro: le musiche sono davvero eccellenti

Non ditemi nulla ma torno a giocare a qualche meritevole e artigianale giochino in flash, se apprezzate i platoform cercate (se ne siete capaci, io non ci sono riuscito) di completare Super Mario Bros 3!

1 commento:

Unknown ha detto...

Gioco assolutamente ridicolo e iper-sopravvalutato in nome di non-si-sa-bene-quale-innovazione. Un platform in prima persona? C'era già: vedi alla voce "Jumping Flash!" e "Jumping Flash! 2" per PSX.
Personalmente avevo sentito la puzza di gioco-inutile-ma-fatto-apposta-per-attirare-i-non-giocatori-e-alcuni-isterici-convinti appena lo vidi per la prima volta. E poi dicono che un'esperienza ventennale come videogiocatore non aiuta.
Un pregio ce l'ha: è la dimostrazione che anche con le ultime tecnologie, con le innovazioni nella grafica e nel gameplay raggiunte, c'è sempre la possibilità che un gioco faccia schifo.