mercoledì, agosto 06, 2008

Il Cavaliere oscuro - la recensione





ci tengo molto a questo post, ho una gran voglia di scrivere due parole in seguito alla visione della pellicola e allo studio approfondito internettiano (soprattutto quello del nostro caro amico Rafel, vero cultore del personaggio).

Inutile dire che odio un pò i supereroi, tutti fighetti nelle loro fighe uniformi... ma Batman ha tutt'altro carisma!

Il mio vuole ovviamente essere una sorta di confronto tra il pipistrello Burtoniano classe 89 e il pipistrello classe 08 di Nolan, diciamo che non ho molto le idee chiare, scrivo questo post anche per formalizzare i miei pensieri sparsi, scusate la grammatica a puttane.

Partiamo dal presupposto che i Batman di Tim Burton non me li toglie nessuno dal cuore, li ritengo la perfezione assoluta; pertanto mi sono recato al cinema con un enorme pregiudizio, sovralimentato dalla miriade di voci positive e dalla adorazione del Joker-ledger (per mia presunzione sono spesso scettico , e molto, sui giudizi di massa)...

Ritengo Cristopher Nolan il miglior regista della nuova generazione, creatore di geniali capolavori (memento e the prestige) ma il suo batman begins era per me stato veramente una ciofeca (il passato di bruce wayne ninja che si fa addestrare da qui gon jin manco fosse obi wan?) dunque vai di ennesimo pregiudizio...

E allora... il film inizia (e per fortuna anche l'aria condizionata nel cinema)

Le prime scene sono abbastanza deludenti ma prevedibili: se c'è una cosa che non sopporto di Nolan è la sua fotografia gelida, pulitissima...
Se il Batman di Burton era il romanticismo, il gotico... i Cure! Questo è il decadentismo, il futurismo.... i Joy Division! (il parallelo musicale secondo me rende appieno il concetto)
La Gotham dell'89 era puro espressionismo... fumosa... oscura .... piena di palazzi e statue imponenti... una goduria... questa di Nolan è una gelida e paradossalmente assolata metropoli americana. L'effetto è voluto: il regista preferisce abbandonare la calda e confortevole oscurità in favore di una gelida luce bianca... ovunque (la batcaverna è un esempio lampante).

Introduciamo allora l'aspetto di gran lunga migliore del film: la sua stupenda, incredibile e intricata sceneggiatura (marchio di fabbrica del regista, spesso coadiuvato da quel geniaccio del fratello). Tutto si incastra alla perfezione e, anche se molto lentamente (aspetto negativo del film), la trama si sviluppa e prende pieghe notevoli, regalandoci personaggi indimenticabili e una seconda parte di pellicola da capogiro.

La sceneggiatura plasma le figure, compensando quello che per me è il vero grande difetto del film: il cast, la loro interpretazione e il doppiaggio italiano a tratti osceno.

Bruce Wayne: decisamente non mi piace, Christian Bale non lo gradisco troppo come attore e proprio in questa circostanza la sua prestazione è del tutto anonima, con quella voce in modalità pipistrello che ci fa pensare a una tuta troppo stretta che comprime il diaframma. Nel mio immaginario Wayne è un miliardario romantico ed eternamente triste, molto vicino guarda caso a quello di Micheal keaton e ben lontano da questa figura di ricco sfaccendato (all'apparenza) che ostenta marchi (lamborghini ed mv agusta...che cosa triste!) e gadget tecnologici (in fin dei conti mi ricorda l'improbabile personaggio di American Psycho, guarda caso interpretato sempre da lui)

Alfred: Neanche mi piace... quello Burtoniano era tutt'altro livello, il maggiordomo-padre che ogni persona vorrebbe avere!

Lucius Fox: Morgan Freeman è assolutamente fuori luogo con tutti questi giocattolini, pollice verso... magari sarebbe stato meglio nei panni di alfred!

Rachel: Maggye Gyllenall è una gradita sorpesa, infinitamente migliore di joey potter, davvero una gran parte

Il mitico commissario Gordon: Gary Oldman lo preferisco sempre come cattivo (vedi Leon) ma qui se la cava egregiamente (anche se è troppo giovane!); inoltre ho gradito tantissimo il fatto che a inizio film Gordon e Batman sono amiconi, risolvono le cose insieme e magari prendono anche il caffè, proprio come nel mitico telefilm anni 60!!! (in questo caso il batman nolan è anche più socievole del batman burton!)

Harvey Dent: Ho solo ammirazione per la prova di Aaron Eckhart. Era difficile rendere la genesi di questo personaggio così complesso ma lui ci riesce alla perfezione: rigoroso, formale, diplomatico e detto tra noi molto cialtrone, finisce (grazie a Joker) per mettere a nudo tutta la sua furia e le insicurezze di un uomo che con ogni mezzo manteneva un alone di perfezione attorno alla sua figura. Ok, è una figura stereotipata magari (e somiglia a grandi linee a un noto politico italiano molto basso e cialtrone) ma regge alla perfezione uno dei temi portanti del film (ne parleremo)

Joker: E' qui vado controcorrente (e vi giuro che non lo faccio per distinguermi) dicendo che la performance del compianto Heath non è assolutamente all'altezza... ragioniamo con calma...

Il Joker di Nolan è strepitoso, incredibile nel suo sadismo: è una creatura puro istinto e romanticismo, la perfetta essenza animale umana, la spontaneità, l'istinto, l'ammirazione del caos, del dolore umano, della sofferenza. Per dirla tutta è forse il personaggio più complesso con cui mi sono confrontato negli ultimi anni. Un cattivo? come facciamo a considerarlo tale? Questo Joker ci seduce con i suoi piani e , come dice egli stesso, completa il pipistrello (e guarda caso i due si pestano a sangue ma, come amanti, non si uccidono mai) regalandoci una figura indimenticabile.

A che servono i soldi? Io sono come i cani che inseguono le macchine: se la riuscissi a raggiungere cosa mi resterebbe? Mi piace la benzina, la polvere da sparo, e sono cose che costano poco! Odio le pistole, troppo rapide, mi piace osservare i sentimenti e le espressioni umane nel punto estremo!

e poi? a cosa ci serve sapere le sue origini? egli stesso scherza di questa cosa con le sue vittime! (come a fatto Nolan a non seguire questo ragionamento nell'episodio precedente?)
e vogliamo parlare della scena finale? appeso per una gamba... espone la sua filosofia con la telecamera rovesciata!

Insomma... è una mia opinione sia chiaro: Heath Ledger risplende della luce riflessa del copione, non voglio dire che con queste battute anche bombolo sarebbe riuscito a creare uno psicopatico doc ma proprio non sono soddisfatto della sua mimica facciale (che per un personaggio come il Joker è assolutamente fondamentale)

Come pensai, mi dà molto l'idea di un Johnny Depp psico-dark ( i movimenti a scatti, i cambi di umore improvvisi) senza possedere quella verve che invece era assolutamente il marchio di fabbrica di Jack Nicholson.
Ragioniamo: escludendo per anzianità Nicholson ( ma anche troppo faccia fumettosa in questo caso) e magari Anthony Hopkins (come dimenticare l'amato Dott. Lecter?) chi avrebbe potuto brillare in questa parte eccezionale???
Jonny Depp? ormai è troppo ancorato alla figura del "buono"
Jim Carrey (già strepitoso Riddler!) ? Forse si, la sua faccia di gomma avrebbe creato espressioni eccellenti ma rimane in ogni caso troppo "bravo ragazzo"
Non so, magari proprio Gary Oldman! ( che nasconde occhietti spiritati niente male)
P.s. ho trovato secondo me uno che sarebbe stato perfetto: l'indimenticabile Micheal Madsen, criminale psicopatico delle Iene

Insomma... il personaggio lo fa la sceneggiatura e i suoi assurdi e diabolici piani (che in molti momenti mi hanno fatto anche venire in mente JoJo del grande Haraki!)

E così, anche se a volte lento (specie nella prima "preparatoria" parte) il film si espande, piacevolmente intricato, gioca sull'inganno, sui dualismi (forse un tantino esagerati!).

Mi ha piacevolmente colpito il tema dell'apparenza scintillante e positiva (harvey) che nutre il popolo e dona speranza (diciamo anche "anestetizza"), sostenuta da cupe retrovie dove bene e male riescono a confondersi, a convivere, in un tripudio di umanità... non sarà originalissima ma fa il suo porco dovere!

Insomma, mi sono davvero divertito

Nolan vince su trama e sceneggiatura, Burton su ambientazione e personaggi ...

2 a 2.... X ... over!
Ma il joker... rimane sempre Cesar Romero! Non c'è Heath o Jack che regga!

1 commento:

Unknown ha detto...

Bello il paragone tra Joy Division e Cure!

Rimango sempre un pò perplesso quando sento la vocina che Christian Bale (per gli amici Patrick Bateman) usa come Batman. Su di lui il giudizio è "bravino ma non al livello di Michael Keaton". O Adam West.

Capitolo Joker: tutte e tre le rappresentazioni del Joker rispecchiano tre lati del personaggio: quella del mitico Cesar Romero l'aspetto più burlone, più giullaresco del personaggio, in linea con l'atmosfera di quegli anni. Quella del mito Jack Nicholson è il Joker secondo Tim Burton: grottesco, deforme, egocentrico. La scena della sua genesi (nota: unico caso tra i tre personaggi dove questa viene mostrata) è oramai cult e referenziata un pò ovunque (su tutte la citazione nei Simpson, quando Lisa ha bisogno di un apparecchio odontoiatrico). E poi Nicholson secondo me è davvero un pò pazzo (vedasi Shining)! Infine questa di Ledger, la più aderente forse a quella dei fumetti: il Joker che si auto-definisce come pura contrapposizione a Batman, la sua mancanza di un piano o un obiettivo ben preciso (e che lo pone forse come uno dei nemici più pericolosi, vista la sua imprevedibilità), la sua origine incerta (nel film cita alcune di quelle usate nei fumetti, e anche li non si sa quale sia quella "canonica"), la sua filosofia (chiunque, anche la persona più sana e integerrima di questo mondo può diventare come me dopo una brutta giornata), sono tutti aspetti che si incastonano in maniera semplicemente perfetta nel meccanismo di Nolan. Sull'attore penso che Heath sia stata un'ottima scelta. Magari sarebbe stato curioso vedere Jim Carrey più che Johnny Depp nella parte.

Su Lucius Fox/Morgan Freeman il mio giudizio è rimasto immutato dal primo film: personaggio di contorno (anche se qui ha un ruolo meno marginale) affidato ad uno degli attori più carismatici di Hollywood per dargli un senso che non fosse "l'equivalente di Q in James Bond". Tuttavia, la sua presenza come ideatore dei primi bat-gadget ci può stare.

Maggie Gyllenhaal è infinitamente più brava della signora Cruise. E a mio giudizio anche più bella.

Gary Oldman è perfetto (e identico!) come Gordon, anche se vederlo come buono fa un certo effetto.

Aaron Eckhart/Harvey Dent è semplicemente perfetto.


Scusa la lunghezza.